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Calcio Estero

La Premier League verso una riforma economica rivoluzionaria: di cosa si tratta

La Premier League vicina ad una svolta davvero epocale a livello economico: presto potrebbe diventare realtà, di cosa si tratta.

Mentre in Italia la lotta per il titolo è finita con diverse giornate d’anticipo, in Premier League i tifosi rimangono ancora col fiato sospeso: Arsenal, Manchester City e Liverpool continuano a contendersi il titolo regalando spettacolo a livello nazionale e internazionale.

Presto in Premier League potrebbe essere attuata una riforma rivoluzionaria (foto: ANSA/EPA/PETER POWELL) – calciomercato24.it

Per quest’anno (a differenza di quanto successo invece ai club italiani) per le tre grandi del calcio inglese il cammino europeo non è stato dei più entusiasmanti: ad oggi, solamente l’Aston Villa (semifinale di Conference League contro l’Olympiacos) è in corsa per un trofeo europeo.

A prescindere da questo, però, la Premier League suscita sempre un grande fascino su addetti ai lavori e tifosi e, presto, potrebbe anche proporre una riforma davvero rivoluzionaria a livello economico.

Premier League, la novità a livello economico presto realtà?

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, di recente la grande maggioranza dei club di Premier League (16 favorevoli, 3 contrari e un astenuto) ha votato in maniera positiva per portare avanti lo studio su una riforma che prevederebbe l’introduzione di un tetto massimo alle spese. Se approvato dall’assemblea dei proprietari il prossimo giugno, lo spending cap potrebbe entrare in vigore già dalla stagione 2025-26; il sistema rimpiazzerebbe il tanto criticato Fair Play Finanziario, con l’obiettivo di garantire al massimo la competitività e lo spettacolo.

La Premier League verso l’introduzione dello spending cap? (foto: ANSA/MICHELE MARAVIGLIA) – calciomercato24.it

Il tetto alle spese  proposto non riguarderebbe solamente le cifre da poter spender per l’acquisto dei calciatori, ma anche ad esempio gli stipendi e le commissioni spettanti ad agenti e mediatori; al momento, il sistema prevede il calcolo dello spending cap facendo riferimento alla minor cifra proveniente dai diritti tv incassata da un club nella stagione precedente, e moltiplicando per 5.

Al momento sembrano contro solamente i due club di Manchester (City e United) e l’Aston Villa, mentre il Chelsea si è astenuto. Presto avremo importanti novità a riguardo, ma qualora lo spending cap entrasse davvero in vigore in Premier League potrebbe fungere da esempio per tutto il calcio europeo e, magari successivamente, venire applicato anche in altri campionati UEFA.

Manuel

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